olio

Oltre alla delicata spremitura a freddo nella lavorazione industriale dei semi oleosi, per l'estrazione di oli e grassi vegetali viene utilizzato prevalentemente l'esano. 

 

Nel rapporto di Greenpeace Francia, l'uso dell'n-esano viene valutato in modo critico. Questo solvente è ora classificato come neurotossico e agisce anche come interferente endocrino. Pertanto, non devono rimanere residui del solvente negli alimenti e nei panelli utilizzati per l'alimentazione degli animali da allevamento. L'estrazione con solventi è attualmente vietata solo per i prodotti biologici.


L'uso dell'esano come coadiuvante tecnologico non deve essere obbligatoriamentedichiarato sui prodotti. A causa del processo di produzione dell'«esano tecnico» utilizzato per l'estrazione dei grassi, questo non è un composto puro, ma una miscela di idrocarburi simili. A seconda dell'origine e del processo, questa miscela contiene il 50-85% di n-esano e una varietà di idrocarburi simili non meglio definiti, tra cui anche aromatici come il benzene (cancerogeno e mutageno) e il toluene.

Il 23 maggio 2025, l'EFSA ha ricevuto dalla Commissione Europea l'incarico di rivalutare la sicurezza dell'uso dell'esano tecnico come solvente di estrazione nella produzione di alimenti e ingredienti alimentari. Tuttavia, i mangimi sono stati esclusi da questa indagine, e Greenpeace Francia la considera una grave omissione.
Il rapporto completo è disponibile qui:


Il rapporto completo (in francese) è disponibile qui.

 

IL VOSTRO PLUS: AGROLAB Dr. Verwey è il laboratorio specializzato nell'analisi di semi oleosi, grassi vegetali e oli in Europa. Analizziamo i prodotti grezzi, intermedi e finali lungo l'intera catena di produzione per verificare la presenza di residui di agenti di estrazione, tra cui naturalmente anche l'n-esano. Sebbene il valore limite attuale sia ancora di 1 mg/kg, abbiamo già adeguato il metodo alla futura riduzione prevista a 0,1 mg/kg e, su richiesta, lo applichiamo già.

 

Autore: Dr. Frank Mörsberger SC+CS per AGROLAB; Traduzione: Ilaria Reato, AGROLAB Alimentalia