Residui di pesticidi non consentiti in agricoltura biologica vengono ripetutamente riscontrati in frutta, verdura e alimenti biologici trasformati. Come ci sono arrivati?
La Commissione europea ha chiesto all'EFSA di redigere una relazione tecnica sulle possibili cause del ritrovamento di sostanze attive dei prodotti fitosanitari non autorizzate per l'agricoltura biologica e dei loro residui negli alimenti e nei mangimi biologici. Sono state esaminate 21 sostanze attive fitosanitarie, tra cui acetamiprid, azossistrobina, clormequat, deltametrina, difenoconazolo, glifosato, fluopyram, folpet e fosetil alluminio. Nessuna di queste sostanze attive è presente "naturalmente". L'elenco completo è presente nel rapporto.
Oltre all'uso non autorizzato come principio attivo di un prodotto fitosanitario, altre possibili cause indagate includono l'uso come biocida o come principio attivo di un medicinale veterinario, la possibile deriva da campi vicini, le emissioni industriali, la contaminazione nel suolo o nell'acqua e la contaminazione da fertilizzanti autorizzati. L'EFSA raccomanda di condurre diversi test aggiuntivi se vengono rilevati residui di queste sostanze attive nei prodotti biologici, ad esempio test del suolo se vengono rilevati residui di acido fosfonico, boscalid, fluopyram o difenoconazolo. Le analisi dell'acqua potrebbero fornire ulteriori informazioni sulla contaminazione da glifosato, boscalid, azossistrobina, fluopyram e spirotetrammato.
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IL VOSTRO PLUS: testiamo i prodotti biologici per verificare la presenza di sostanze attive vietate. Se i risultati ne indicano la presenza, i nostri esperti chimici alimentari vi aiuteranno a indagare sulle cause.
Autore: Dr. Frank Mörsberger, AGROLAB GROUP; Traduzione: Ilaria Reato, AGROLAB Alimentalia